È qui al nord di Milano su una superficie di 33000 metri quadrati, che si sviluppa il centro di ricerca e sviluppo di Pirelli in Italia, da cui vengono coordinati altri 12 centri nel mondo, che impiegano complessivamente 2100 dipendenti. Nel 2024 gli investimenti hanno sfiorato i 300milioni di euro. Ed è qui che è nata e oggi si sviluppa la tecnologia, hardware e software cyber tire, gli pneumatici dotati di sensori in grado di raccogliere i dati dal veicolo. Una svolta nella mobilità connessa, considerata strategica dal governo italiano e sulla quale dal 2023 è esercitato lo scudo del golden power. È in questo contesto che si inseriscono le dichiarazioni del ministro delle imprese del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha visitato lo stabilimento e ha commentato il nodo sulla governance di Pirelli, legato alla presenza del socio cinese Sinoche e i futuri sviluppi sui mercati statunitensi. "Siamo sulla strada giusta. E penso che questo possa servire a questa azienda importante e strategica dell'Italia di competere al meglio nei mercati più avanzati. A cominciare ovviamente da quello degli Stati Uniti, e saranno in condizioni di raggiungere l'obiettivo perché il governo, ovviamente svolgerà sino in fondo la sua parte". Le altre sfide sul tavolo per Pirelli, restare competitivi, innovando e la crisi dei chip che rischia di mettere in ginocchio l'industria dell'auto europea. "Quindi a noi preoccupa perché se rallenta l'industria auto, evidentemente anche noi abbiamo un problema. No la sfida principale evidentemente è superare questa fase, rimanendo competitivi come siamo oggi siamo leader". .























