"La presidenza italiana del G7 ha voluto mettere la persona con tutte le sue aspirazioni e i suoi bisogni al centro delle politiche del lavoro, delle politiche per l'inclusione sociale". Nel chiudere il vertice dei 7 Paesi più industrializzati, a Cagliari, a ministra del lavoro, Marina Calderone, sottolinea come per affrontare le sfide che toccano milioni di lavoratori siano necessarie regole, in modo da evitare che i diritti siano compromessi e per garantire un futuro dignitoso, ecco perché nel documento finale firmato da Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Giappone si raccomanda uno sviluppo dell'intelligenza artificiale umano centrico che limiti il rischio che molti posti di lavoro vadano in fumo, per proteggere la privacy e mettere un argine agli alti livelli di stress che le nuove tecnologie potrebbero causare alzando la produttività. Quelle del G7 sono linee guida che i Governi dovrebbero mettere in pratica per dare risposta a problemi attuali, a partire dal calo demografico che riguarda da vicino il nostro Paese, che minaccia la crescita economica e la sostenibilità delle pensioni, tra gli strumenti da mettere in campo ci sono gli incentivi alla natalità e piani di assistenza per lavoratori sempre più anziani e poi politiche per attrarre immigrati con flussi regolari e valorizzando le loro competenze, per fronteggiare la carenza di manodopera. "Il tutto con l'obiettivo di ridurre le disuguaglianze, comprese quelle che riguardano le donne che hanno tassi di occupazione e stipendi più bassi di quelli degli uomini".