La Russia ha chiuso gran parte dei rubinetti del gas e l'Europa potrebbe uscirne con le ossa rotte; questa è la sensazione che si percepisce chiaramente a Gastech, la Fiera Internazionale del gas naturale che quest'anno ti tiene a Milano. Per evitarlo l'Europa dovrebbe dotarsi il prima possibile di infrastrutture alternative, come il nuovo rigassificatore di Piombino, una scelta che sembra senza alternative secondo Snam. "Diciamo che la scelta di Piombino è una scelta quasi obbligata, l'unica opzione che abbiamo in Italia che consente di disporre di una banchina di dimensioni sufficienti per ospitare la nave. Luoghi diversi da questo significherebbe tempi più lunghi e quindi il venir meno di quella che è l'obiettivo numero uno: ovvero la tempestività della riduzione della nostra dipendenza dalle forniture russe, quindi la messa in sicurezza di almeno un pezzo, di quella che la sicurezza sulle nostre forniture di gas. Alternative quindi a Piombino andrebbero sicuramente oltre 2024." Perderemmo cioè più di un hanno rispetto ai piani iniziali, troppo secondo gli esperti riuniti a Gastech. "Quando la Cina, a partire da ottobre, entrerà sul mercato saranno guai; da lì in poi i prezzi, purtroppo, mi aspetto che salgano e tutto dipenderà da quanto farà caldo. Speriamo che sia come stata un estate molto calda, anche un inverno molto caldo se purtroppo sarà invece un inverno freddo saranno davvero guai." Nel frattempo la Commissione Europea vuole mettere sotto controllo il prezzo, ancora sopra i 200 Euro a megawattora, evitando però uno scontro diretto con chi ci vende il gas."Quelle, diciamo così un tetto al gas russo, evidentemente c'è ormai poco gas russo che entra in Europa e quindi probabilmente non sarebbe così efficace, d'altra parte un tetto agli altri contratti specifici potrebbe aumentare il rischio di dispute a livello contrattuale e quindi probabilmente questo questo tetto direttamente al TTF è la soluzione più limpida.".























