Certamente lo strumento che presentiamo oggi sarà importante anche per le imprese italiane. Abbiamo un'esperienza precedente nel cosiddetto piano Juncker, che in Italia è stato utilizzato con successo e con interventi di oltre 70 miliardi, quindi molto consistenti. C'è, credo, nel nuovo piano Invest EU una maggiore ricerca di qualità, una maggiore ricerca di coerenza con la transizione ambientale, soprattutto nelle infrastrutture e c’è una grande novità che è questa quinta finestra che riguarda il sostegno alle imprese strategiche. Non sottovalutiamo anche una novità nei criteri di finanziamento che è che, con questo nuovo programma, oltre alla Banca europea degli investimenti, saranno coinvolte anche le cosiddette National Promotional Banks, la Cassa depositi e prestiti in Italia e questo credo sia un altro elemento che fa pensare che per il mondo delle imprese in Italia questo sia uno strumento molto efficace per gli investimenti.