La 95° giornata mondiale del risparmio, che si celebra a Roma è l'occasione per il Presidente dell'ACLI, associazioni fondazioni bancarie e Casse di Risparmio che la organizza, profumo, per ribadire quanto il risparmio, specie in Italia, sia un concetto chiave. Tutti confermano come tuttora viva la nostra attitudine tradizionale al risparmio. Per tutelarla, secondo il governatore della banca d'Italia, Visco, la via è stimolare la crescita, al momento ferma. Non c'è risparmio senza crescita, insomma, e non c'è crescita se c'è incertezza. Quest’ultima, se non contrastata, potrebbe Crescere ulteriormente la propensione al risparmio per scopi precauzionali, innescando un un avvitamento dell'attività economica che porterebbe non a un aumento, ma a un calo del risparmio aggregato. Fra i dati emersi dalla ricerca pubblicata in questa occasione, ce n'è uno in particolare: la conferma della predilezione degli italiani per il denaro liquido, proprio mentre il titolare dell'economia rilancia i pagamenti digitali. anche quelli non obbligatori per legge. Tema su cui assicura c'è un dialogo proficuo con gli operatori che punta a valorizzare, dice testualmente, con forme reciprocamente sostenibili, quello che secondo lui serve al Paese. Le opportunità che un forte sviluppo dei pagamenti digitali e una contestuale ragionevole riduzione del loro costo, può avere sia per il Paese che per il sistema finanziario. Il Presidente dell'ABI, Patuelli, ricorda che i costi delle transazioni elettroniche sono in Italia più bassi rispetto ad altri Paesi europei. E chiarisce. Non servono divieti inapplicabili e grida manzoniane. Ma più cultura civica e incentivi per i dettaglianti, come avviene per i benzinai per i pagamenti elettronici.