Sì perché il Governo ha bisogno di soldi per finanziare la prossima legge di bilancio e quindi ha messo in piedi, da alcuni mesi ormai, questo concordato preventivo, una sorta di accordo tra il fisco e le partite IVA per aumentare il gettito che arriva dai liberi professionisti e ridurre l'evasione fiscale che gli stessi dati ufficiali del ministero dell'economia dicono essere al 70% sull'IRPEF dei lavoratori autonomi. Cosa hai concordato: l'agenzia delle entrate propone le tasse da pagare per i due anni a seguire ai liberi professionisti e il contribuente può decidere se accettare o meno entro il mese di ottobre, in cambio avrà minori controlli fiscali e qualche vantaggio. Quindi lo Stato chiede qualche soldo in più, visto che si sa che mediamente si annida tra le partite IVA una buona fetta l'evasione fiscale e in cambio certezza di quanto si andrà a pagare e magari anche un occhio chiuso su un po' di evasione fiscale. Il problema è che bisogna convincere molti a pagare parecchio di più di tasse perché lo Stato divide le partite IVA inaffidabili e affidabili con delle pagelle fiscali, gli inaffidabili che sono la maggior parte, dovranno in due anni raggiungere, equiparare lo stesso reddito medio rispetto agli affidabili, quindi vuol dire anche quasi raddoppiare o triplicare i soldi che pagano allo Stato, per convincerli il Governo pensa a un ravvedimento fiscale, una sanatoria vuol dire che sostanzialmente chi andrà ad aderire potrà far emergere, dichiarare dei redditi nascosti al fisco evasi a tutti gli effetti tra il 2018 e il 2022 e pagare su questi solo tra il 10 e il 15%, quindi un'aliquota decisamente agevolata, ma non su tutti i redditi, fino alla metà del reddito potrà essere non tassata, addirittura per alcune partite IVA questa percentuale di tassazione potrebbe essere molto molto bassa. Facciamo una simulazione per capire quale potrebbe essere l'effetto per chi andrà ad aderire, in questo grafico abbia messo due esempi di due professionisti che hanno guadagnato 60mila euro nel 2018, il primo è stato ligio alle regole e ha dichiarato tutto, il secondo invece ha fatto la metà di nero e infatti le tasse che ha pagato sono decisamente inferiori, se andrà ad aderire, come vedete dovrà pagare qualche tassa in più 2250 euro, ma non si avvicinerà a quanto versato da chi non ha evaso il fisco e da qui nascono alcune discussioni sull'equità di una misura di questo tipo che punta ad aumentare il gettito. L'opposizione accusa la maggioranza di condono fiscale, noi ci affidiamo alla Treccani che dice: il condono fiscale è una forma di transazione in cui lo Stato decide di risolvere attraverso provvedimenti eccezionali le pendenze tra i contribuenti e il fisco relative ad anni precedenti, una definizione che sembra calzante.