Sì, si cerca antimonio, rame, cobalto, litio, manganese, queste sono solo alcune delle 34 materie prime strategiche identificate dall'Unione Europea su cui il Governo italiano ha appunto partorito un decreto, per fare cosa? Per velocizzare le procedure di autorizzazione, l'apertura di nuove miniere o la riapertura di vecchi siti minerari, i tempi massimi sono stati a 18 mesi per l'apertura di nuovi siti estrattivi, a 10 mesi per siti di riciclaggio e processazione e 10 mesi per il rinnovo di vecchie concessione. Alzate le Royalties che saranno girate allo Stato e in quel caso andranno destinate al fondo sovrano italiano e alle regioni per incentivare, appunto, l'apertura di questi tipi di siti, siti che sono in calo, le miniere attive in Italia, guardate, erano oltre 1400 nella metà del secolo scorso e ora sono solo 76 perché sono state progressivamente chiuse, erano antieconomiche e anche in qualche modo le comunità locali, evidentemente, non volevano più questo tipo di attività vicino alle loro case, ma adesso il Governo punta a riaprirle. Vediamo anche quali sono le materie prime strategiche che oggi vengono estratte e processate in Italia, sono solo tre: antimonio, feldspati e fluorite altri Paesi sono più fortunati, addirittura la Spagna nel suo patrimonio geologico ne ha 10 già oggi di siti estrattivi attivi. Va detto che in Italia ci sono questi giacimenti, ci sono questo tipo di minerali, guardate un po' la cartina quanto è colorata, però vanno riaperte le miniere per fare cosa? Per ridurre la dipendenza dall'estero, guardate quanto dipendiamo soprattutto dalla Cina, ci sono quattro bandiere cinesi qua per la fornitura di questi materiali critici, che sono essenziali per la costruzione, per esempio, di batterie elettriche delle auto per esempio. Quando si aspetta il Governo di riaprire questi miniere? Secondo fonti che abbiamo sentito dal 2026 in poi che sono coerenti con i tempi del decreto, ricordiamo quali sono anche gli obiettivi europei del "Critical Raw Materials Act", arrivare al 10% di copertura del fabbisogno interno entro il 2030 da minerali estratti in Unione Europea, il 40% addirittura per la raffinazione, staremo a vedere, la corsa è iniziata.