Dopo l'applicazione dei primi dazi, quelli al 25%, quindi un quarto di quelli che sta minacciando adesso Trump, alcuni dati danno in crescita l'Italian Sounding (che sarebbero i prodotti simili, per esempio il famigerato Parmesan, quelli che in realtà sono prodotti con tutt'altri criteri ma che hanno un nome simile al nostro) del 4% nel giro di poche settimane. “Trump mette i dazi perché vuole alimentare ancora di più la contraffazione, perché noi siamo un Paese che esporta 42 miliardi l'anno di prodotti agroalimentari, ma è il Paese che subisce un furto di 100 miliardi di euro l'anno di prodotti contraffatti. Trump mette i dazi perché vuole far arrivare in Europa il Parmesan, noi questo lo dobbiamo dire con grande forza. Il Parmigiano è identità territoriale e Italia, noi lo dobbiamo difendere. Poi se dobbiamo andare a trattare per limitare su altri versanti, facciamolo pure”.