Guerra in Ucraina: quali rischi per l'economia italiana

Sì, buongiorno. Perché non si può pensare di escludere la Russia, una delle più grandi economie del mondo, soprattutto a livello di approvvigionamento di materie prime, senza avere delle ripercussioni. Quindi andiamo assieme a vedere quali potrebbero essere gli effetti delle sanzioni e delle contro-sanzioni sulla nostra economia. Partiamo dal settore manifatturiero, sappiamo che l'Italia è un paese che produce macchine, automobili e tutto il resto della manifattura, e bene, le fonderie ci stanno dicendo che stanno battendo ogni centimetro quadrato del mondo per trovare soluzioni alternative alle materie prime russe, perché mancano ghisa, alluminio, rame e nichel. Hanno scorte fino a fine aprile. Cosa succederà dopo? Beh, evidentemente o dovremmo pagare di più tutti questi materie prime che poi vanno nelle nostre automobili, vanno anche nelle forchette che utilizziamo a casa, per l'acciaio, per la ghisa, insomma, tutto questo avrà delle ripercussioni, anche sull'alimentare, perché questa è un'altra notizia che arriva negativa, la carenza di olio, soprattutto olio di frittura, olio di semi di girasole. Arrivano in particolare quelle forniture dalle città di Odessa e Mariupol, che purtroppo abbiamo imparato a conoscere in queste settimane, e le scorte sono destinate a finire, anche qua, entro un mese. Attenzione insomma ai prezzi al supermercato. Non c'è solo questo, ovviamente c'è l'elettricità, lo sappiamo, il tema bollette. Questo è un grafico che, lo spieghiamo velocemente, perché il rosso vediamo è il prezzo giornaliero, è il dato dell'8 marzo, e vediamo che sostanzialmente è triplicato rispetto a ciò che accadeva prima, ora si aggira sui 600-700 euro/MWh. Ma le due linee, blu e gialla, sono il prezzo medio 2021 e il prezzo medio 2020. Vediamo che sono molto molto più basse, cioè l'elettricità sta diventando quasi un bene di lusso sostanzialmente, quindi questo purtroppo avrà delle ripercussioni anche sulle nostre bollette. Chiudo anche su un altro aspetto che pesa molto sui consumi degli italiani, cioè la benzina e quindi quando si va al distributore, che è arrivata a più di 2 euro la benzina al litro e a 1,9 euro per il diesel. I calcoli sono che se questi prezzi rimarranno per tutto il 2022 pagheremo a famiglia 400 euro in più.