Il Ministero dell'economia starebbe lavorando su ulteriori modifiche del piano italiano per la ripresa e la resilienza, necessario per spendere i soldi europei del Next generation eu. L'obiettivo sarebbe incrementare alle risorse per alcune voci di spesa, anche se non è ancora chiaro quali categorie dovrebbe invece rinunciare a parte dei fondi, nella dialettica della maggioranza si vorrebbe anzitutto aumentare la spesa per la sanità. Dalle bozze trapelate finora, il Governo sembra intenzionato a spenderci 9 miliardi di euro tra il 2021 e il 2026. Se lo confrontiamo con Francia e Spagna, includendo nella stessa voce anche la ricerca in effetti sarebbe una percentuale più bassa. Alcuni hanno poi fatto notare che sarebbe molto meno rispetto ai 36 miliardi di euro garantiti dal prestito della linea pandemica del Mes, anche se però non va fatta confusione, quella del recovery fund infatti possono solo essere investimenti, mentre nel Mes possono essere comprese anche spese correnti. Altre voci di spesa che si vorrebbero rafforzare sono quelle relative all'intervento sociale a favore di giovani, anziani, disabili, emarginati e anche su questo le cifre nei documenti italiani non ufficiali sembrano inferiori rispetto agli altri grandi paesi europei. La Spagna su istruzione e asili nido vuole spendere molto più di noi, più di un sesto dei fondi, mentre sul mercato del lavoro e giovani il Governo italiano sembra intenzionato a spendere poco più dell' 1% dei fondi a differenza delle somme più ingenti di spagnoli e francesi, resterebbe però l'incognita su come verranno impiegati prestiti e sussidi europei, tutti per spese e investimenti nuovi, come vuole Italia Viva, oppure il 40% circa per iniziative già programmate? Un interrogativo da cui dipende molto del futuro del nostro debito pubblico.