20 miliardi. Questa è la promessa fatta dal governo che ha ribadito anche la premier Meloni per gli incassi che lo Stato vuole trarre dalla vendita di società pubbliche o quote di società pubblica senza però perdere il controllo. Andiamo a vedere allora, quali sono le ipotesi per raggiungere una cifra di questo tipo. Sicuramente, 900 milioni di euro che lo Stato ha già incassato dalla vendita del 25% di Monte di Paschi di Siena, la banca è nazionalizzata nel 2017 dopo la crisi a cui si potrebbero aggiungere altri un miliardo e 7 se si volesse vendere il restante parte cioè il 39%. Chiaramente però, andrebbe trovato anche un azionista di riferimento di questa Branca. Due miliardi potrebbero arrivare dalla vendita del 4% invece di ENI, il gigante energetico anche qua senza perderne il controllo perché è la restante parte con circa 27% in capo a CDP. Stessa storia per Poste Italiane, quattro miliardi di euro potrebbero arrivare dalla vendita del 29% che, in questo momento, è in mano al Ministero dell'Economia. C'è ancora un circa 25/30% in mano a Cassa Depositi e Prestiti che garantirebbe il controllo pubblico. Enav. Enav è una società che si occupa dei controllori di volo e dalla sua vendita, il 28%, potrebbe derivare un guadagno di 500 milioni per lo stato e poi: la fetta di cui si sta parlando di più è quella di Ferrovie dello Stato, perché in questo caso si parla di una privatizzazione del 49% ma, a differenza delle altre società che abbiamo visto, non è una società quotata. Non è in borsa, non si sa il suo valore in modo istantaneo; andrebbe valutata, andrebbero fatti dei ragionamenti molto complessi, ci vorrebbero probabilmente degli anni. Si è già provato anche a fare in passato bisognerebbe capire se vendere solo i treni o anche la rete ferroviaria. Insomma, potrebbero arrivare tre, quattro, cinque miliardi di euro per lo Stato, ma i tempi si allungano. In effetti in passato, gli stati, diversi governi di ogni colore politico hanno provato a vendere asset pubblici senza però riuscire a raggiungere gli obiettivi molto sfidanti che avevano e si erano posti. Cosa accadrebbe se anche il governo Meloni non riuscisse nell'intento? Il debito pubblico che avrei visto in discesa rispetto al PIL invece andrebbe sulla traiettoria in rosso, un aumento che potrebbe innervosire chi investe nel nostro Paese e le agenzie di rating.