Le aziende e i rifugiati, nella giornata mondiale dedicata alle persone costrette a fuggire dai propri Paesi in cerca di condizioni di vita migliori, uno studio dimostra che le imprese, dal canto loro, possono fare molto e offrire un supporto fondamentale. In che modo? La ricerca pubblicata dalla Tent Partnership for Refugees mette a confronto le reazioni della gente in 3 Paesi, l'Italia, la Germania e la Francia. Dai dati emerge che i consumatori italiani rispetto ai tedeschi e i francesi sono meglio predisposti ad acquistare prodotti da brand che sostengono i rifugiati e i giovani fra i 18 e i 35 anni sono i più favorevoli. In tutti e 3 i Paesi le donne hanno una maggiore sensibilità sul tema rispetto agli uomini, mentre è in Italia e al Sud che si registra una maggiore disponibilità. Lo studio analizza come le imprese aiutino queste persone, alcune grandi aziende si sono impegnate ad assumere i rifugiati direttamente nella loro forza lavoro, altre possono creare posti di lavoro tra i propri fornitori o utilizzando le imprese gestite o di proprietà dei rifugiati e ci sono quelle che influenzano la politica dei governi, sia a livello nazionale sia europeo. Davanti a questo scenario, rispetto a qualsiasi tipologia di intervento, gli italiani dimostrano un sostegno superiore rispetto ai francesi e ai tedeschi. Anche l'ideologia rappresenta un indicatore del grado di sostegno, quelli che si dichiarano di sinistra sono a favore delle iniziative delle imprese più di chi si dichiara di destra. Il sondaggio indica inoltre anche il grado di consapevolezza che la gente ha rispetto rifugiati. Più del 90% degli intervistati in tutti e 3 i Paesi, ha risposto di conoscere bene la crisi profonda che affligge questa gente che fugge da guerre e persecuzioni.