"Nel dare continuità all'agevolazione anche nel 2026, abbiamo scelto di destinare i 4 miliardi, disponibili con il super ammortamento, al nuovo piano Transizione 5.0". Il Ministro delle Imprese Adolfo Urso, in Parlamento, garantisce che gli incentivi alle imprese che innovano ci saranno anche in futuro, in modo da permettere di programmare gli investimenti in un periodo più lungo. Un'assicurazione che arriva proprio quando gli aiuti stanziati per l'anno in corso si sono esauriti. Parliamo delle agevolazioni fiscali destinate a chi compra macchinari tecnologici e quelli per risparmiare energia del piano Transizione 5.0. La dote iniziale era di oltre 6 miliardi, ma poi il governo l'ha ridotta a 2,5 perché le domande stentavano ad arrivare e trattandosi di risorse del PNRR, si rischiava di perderle. Complessità burocratiche e regole poco chiare avevano frenato le richieste, poi piovute a cascata, tanto da prosciugare il fondo, così come accaduto con i contributi simili di transizione 4.0, cioè 2,2 miliardi di euro per il 2025, in questo caso attinti dal bilancio nazionale. Adesso, quindi, il governo promette che ci sarà una nuova edizione degli aiuti finanziati dall'Europa, mettendo a disposizione, con la prossima manovra, 4 miliardi che in pratica sono stati spostati temporalmente. Questo slittamento, dovuto all'ennesima rimodulazione del PNRR che Bruxelles deve ancora approvare, rischia però di creare problemi a quelle imprese, e sarebbero tante, che contavano di prendere gli incentivi nel 2025 e che per questo hanno ordinato materiali o chiesto un prestito. .























