Quasi un miliardo di euro più dell'ultima edizione. I nuovi incentivi all'acquisto di auto elettriche prendono forma nel tavolo convocato dal Ministero delle Imprese, con gli attori della filiera. Ci vorrà ancora qualche settimana per definire i dettagli. Tre gli obiettivi, ha spiegato il ministro Adolfo Urso ai partecipanti: primo, stimolare la rottamazione delle auto molto inquinanti fino a Euro 3, che rappresentano ancora un quarto del parco circolante in Italia. Il mercato elettrico non decolla, siamo ancora molto indietro rispetto ai partner europei. Secondo, aiutare soprattutto le famiglie con ISEE sotto i €30.000 che difficilmente possono permettersi il lusso di cambiare l'auto, attraverso un sistema graduale da dettagliare. Terzo, e più complicato da raggiungere, incentivare la produzione nel nostro Paese, che negli ultimi anni si è drasticamente ridotta. Siamo ben lontani dal target dichiarato dal Governo di un milione di vetture l'anno, anche perché numeri alla mano gli incentivi per precedenti sono finiti in larga parte a vetture prodotte in stabilimenti esteri. Si deve cambiare rotta, ha avvisato Urso, altrimenti destineremo le ulteriori risorse del fondo Automotive esclusivamente a sostegno degli stabilimenti del nostro Paese, ha concluso. Pronta la risposta del manager portoghese in una intervista a Bloomberg: il Governo italiano dovrebbe fare di più per proteggere l'occupazione del settore e dare più incentivi all'acquisto di auto elettriche, invece di cercare capri espiatori. "Se Tavares o altri ritengono che l'Italia debba fare come la Francia, che recentemente ha aumentato il proprio capitale sociale all'interno dell'azionariato di Stellantis, ce lo chiedano".