Inflazione, BCE e FED davanti a due strade diverse

30 giu 2022
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"Powell e Lagarde, Federal Reserve e BCE ieri a Sintra, in Portogallo, hanno dimostrato un'unità di intenti hanno detto In pratica la lotta all'inflazione la priorità, anche a scapito traduco, semplifico, correggimi se sbaglio di strozzare la crescita economica; c'è davvero un unità d'intenti ti chiedo, oppure le due banche centrali hanno due esigenze diverse, quindi potrebbero imboccare strade diverse?" "Ma, allora c'è sicuramente unità di intenti perché l'obiettivo primario è riportare verso due, tre per cento un'inflazione che in entrambi i Paesi oggi sopra al 8%, però le azioni che faranno sono diverse, perché diverse sono, soprattutto, le cause dell'inflazione. Se pensiamo, in entrambi i casi, e certamente sappiamo ci sono i cosiddetti colli di bottiglia, le strozzature di offerta, le difficoltà nelle filiere produttive però negli Stati Uniti sappiamo oggi che lo stimolo fiscale dello scorso anno è stato probabilmente eccessivo e ha provocato un eccesso di domanda, un balzo nella domanda di beni da una parte e dall'altra meno lavoratori che andavano nel mercato del lavoro, aspettative di inflazione più alte e quindi effettivamente Powell ha riconosciuto che è proprio necessario rallentare la domanda. Nell'area dell'Euro la situazione è un po' diversa, perché se prendiamo la componente energetica quindi prezzi alimentari, energia, materie prime e beni industriali bè questi rappresentano circa i tre quarti dell' aumento di inflazione che abbiamo visto negli ultimi mesi; la Lagarde ci dice qualcosa di diverso cioè, giustamente, dice qui non c'è bisogno di strozzare la domanda", "Che non è poi così forte come negli Stati Uniti." "Assolutamente no, non è ancora tornato il settore privato ai livelli pre-pandemia però attenzione che non dobbiamo più pensare all'inflazione zero punto, uno punto per cento degli ultimi dieci anni.","Nasce, proprio un era nuova","Esattamente, nasce un'era nuova anche per fattori strutturali, di cui tanto si parla: la transizione energetica, la de globalizzazione, fenomeni di minore produttività, una politica fiscale anche più espansiva perché il Patto di stabilità per ora è sospeso, comunque sarà meno vincolante, quindi si parla di normalizzare. Un'economia dove l'inflazione non è più così bassa, ma sarà più vicina forse al 3%, non ha più bisogno di tassi negativi, di espansione di bilancio, di una politica monetaria così ...","Quindi semplificando all'estremo è giusto, è normale che venga accompagnato questo aumento dell'inflazione con l'aumento anche del costo del denaro che non può rimanere a zero in eterno, evidentemente, anche perché è una situazione non è transitoria come invece dicevano fino a qualche mese fa, è una situazione che adesso ammettono essere probabilmente strutturale o comunque di lungo periodo.".

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