Quando la BCE alzerà il costo del denaro, nella riunione del 27 ottobre, le rate dei mutui aumenteranno all'incirca di 50 euro, questo per un prestito di taglio medio, 140mila euro a 20 anni. È quanto emerge da un report di "mutui on-line" che si basa sullo scenario al momento più probabile: un rialzo dei tassi di 0,75%, da parte di Lagarde, a fine mese. Se così sarà, chi ha in essere un mutuo a tasso variabile, vedrà aumentare la sua rata mensile: nella simulazione sale di circa 50 euro al mese, appunto. E chi vuole aprirne uno ora, troverà medesimi tassi dei contratti in essere, a meno che le banche non aumentino il loro spread, ossia quella parte di interessi che tengono fisso per se, ma al momento non sembra essere alle liste un aumento generalizzato. Per chi ha in corso un finanziamento a tasso fisso, ovviamente non cambia nulla, ma chi vuole sottoscriverne uno adesso, si sbrighi, le condizioni di mercato sono già peggiorate rispetto a prima dell'estate. Ora le offerte migliori sfiorano il 3%, molte lo superano già, e da fine ottobre potrebbero avvicinarsi al 4%. Nella simulazione, la rata mensile è più salata di oltre 50 euro, ovvero il 7% in più rispetto a fine settembre. Musica simile per i prestiti personali, secondo l'ultima rilevazione di "facile.it", per i finanziamenti legati alle cause più diffuse, tipicamente a tasso fisso, ad esempio l'acquisto di beni durevoli come auto ed elettrodomestici o per fare viaggi e vacanze, il tasso migliore che si trova oggi sul mercato, si avvicina al 5,9%, contro il 5,7% di un anno fa. Nello stesso arco di tempo, si nota un aumento del taglio medio richiesto da 9 a 10mila euro e una discesa dell'età media dei richiedenti, da 42 a 40 anni, discesa robusta più di quanto possa apparire.