Più dividendi per gli azionisti e più investimenti per la digitalizzazione della banca: gli analisti finanziari riassumono in questi due pilastri il piano industriale di Intesa Sanpaolo per il prossimo quadriennio. Pilastri che affondano le radici in un terreno di crescita robusto, precondizione necessaria per i futuri progetti. Il 2021 si è chiuso infatti con un balzo dell'utile netto di quasi il 20%, a quasi 4,2 miliardi, risultato che ovviamente si confronta con l'anno orribile 2020. Profitti che, secondo le stime del nuovo piano, sono destinati a crescere ancora per arrivare a 6 miliardi e mezzo nel 2025. Come spiegato dall'Amministratore delegato Carlo Messina, nella conferenza con gli analisti e la stampa finanziaria, questi numeri sono la base di partenza per un forte aumento dei dividendi agli azionisti: ne saranno pagati 22 miliardi da qui al 2025 con la percentuale di utili distribuiti ai soci pari al 70%. E sono la spinta per gli ingenti investimenti, per la digitalizzazione della prima banca italiana che conferma il miglioramento dello stato di salute dell'intero sistema dopo il rallentamento innescato dalla pandemia.























