Mancano poco meno di 2 mesi al debutto di ITA nei cieli. Dal 15 ottobre Alitalia andrà definitivamente in pensione e la nuova compagnia di bandiera, controllata totalmente dal Tesoro, deve risolvere ancora molti nodi. A partire dai biglietti già acquistati dai 255 mila viaggiatori Alitalia in partenza dopo il 15 ottobre con voli che ovviamente non si faranno. Nonostante se ne sia parlato nelle scorse settimane attualmente non c'è alcuna certezza sulla possibilità di poter riprogrammare i voli su altre compagnie. Molto probabilmente basterà l'aiuto dello Stato. Il Governo ha già stanziato un fondo di 100 milioni di euro per i rimborsi. Più complessa è la questione dei clienti Millemiglia, se non altro perché gli oltre 6 milioni di persone che partecipano al programma di fidelizzazione della vecchia Alitalia, alimentano un business che attualmente è l'unico in attivo: 4 milioni di euro nel 2020 della pandemia. Si potranno, ovviamente, utilizzare i crediti entro il 15 ottobre. In alternativa si pensa di convertire tali crediti in biglietti di una delle altre 18 compagnie partner di SkyTeam di cui anche Alitalia fa parte. Dopo la data fatidica del 15 ottobre tutto diventa nebuloso. Alitalia Loyalty, che gestisce Millemiglia, sarà venduta all'asta e l'acquirente potrebbe essere un operatore di tutt'altro settore, che potrebbe convertire le miglia in buoni per i suoi prodotti. Quanto ai nuovi biglietti, per il momento, un sito della nuova compagnia non c'è ancora, ma la versione provvisoria annunciata garantirà l'acquisto delle 45 destinazioni del 2021.