Questo matrimonio, alla fine, s’ha da fare. La Commissione europea, dopo praticamente un anno di tira e molla, dà semaforo verde alle nozze Ita-Lufthansa. Lo accenderà ufficialmente nei prossimi giorni, ma ci siamo. Arriva così a conclusione una trattativa lunga, lunghissima, che sembrava inizialmente non troppo problematica, e si è invece complicata strada facendo. È di maggio 2023 l’accordo tra il Ministero dell'Economia, azionista di Ita, nata dalle ceneri di Alitalia, e da Lufthansa: il 41% passa ai tedeschi per 325 milioni, con l'impegno ad aumentare successivamente la quota. La Commissaria alla concorrenza Vestager apre l'istruttoria che dura tutto l'inverno, e a marzo formalizza i suoi rilievi sulle nozze. Il timore è che l’accordo porti concentrazione e quindi minor concorrenza su alcune tratte dove il duo sarebbe dominante, ad esempio, verso Nord e Sud America, e sugli slot disponibili a Milano Linate, con conseguente possibile aumento dei prezzi per i viaggiatori. Ad aprile Ministero dell’Economia e Lufthansa inviano a Bruxelles un piano che tiene conto dei rilievi. Bruxelles prende altro tempo e si inizia a temere che le nozze possano saltare. Fino alla svolta delle ultime ore, anticipata da fonti comunitarie. Vedremo quali sono i termini finali dell’accordo, ma, intanto, un accordo c’è. Ita-Lufthansa si farà.