La benedizione alle nozze fra ITA Airways e Lufthansa è attesa entro il 4 luglio, i giochi sembrano ormai fatti. L'antitrust europeo, guidato dal Margrethe Vestager avrebbe dato il via libera perché ci sarebbero rassicurazioni sufficienti dalle due compagnie aeree. La condizione per la fusione è quella di lasciare spazio ai concorrenti su una serie di collegamenti con l'Europa e con quelli ancora più redditizi col nord America, in pratica poiché col matrimonio si sommerebbero le tratte operate dal vettore italiano e quello tedesco, si rischierebbe di restringere troppo la concorrenza, col rischio inoltre per i passeggeri di ritrovarsi con prezzi più alti. . ITA e Lufthansa, una volta assieme, rinuncerebbero dunque ad una serie di voli da Fiumicino e Linate verso Germania, Svizzera, Belgio e Austria e aprirebbero ai rivali anche per le tratte verso le principali città statunitensi e canadesi. Con tutti questi limiti, dopo mesi di trattative che hanno visto vacillare l'operazione, potrà decollare l'accordo che porterà il colosso di Francoforte a prendere il 41% dell'erede di Alitalia con un'iniezione di 325 milioni. Un primo passo perché l’aviolinea tedesca punta ad avere il pieno controllo di ITA Airways entro il 2033. Se tutto andrà per il verso giusto il nostro Governo potrà tirare un sospiro di sollievo, la mancata privatizzazione avrebbe riaperto un dossier che ha tenuto banco per anni e che in più di 4 decenni è costato oltre 10 miliardi di soldi pubblici per evitare il fallimento dell'aviolinea tricolore.