"Il cartello sui licenziamenti mensili, sono stati 550 mila nel 2020, la metà rispetto al 2019. Che cosa ci indica sostanzialmente? Che magari la gente pensava che l'anno scorso, fossero completamente bloccati i licenziamenti, di fatto invece ce ne sono stati, soprattutto in ambito dirigenziale. Quindi le chiedo, non è che quando questi licenziamenti saranno sbloccati, sarà meno Tsunami del previsto? Se può essere veramente sintetico, in circa un minuto". "Questo il mio pensiero, perché innanzitutto questo grafico, ma anche il resto dei dati, sul milione di posti di lavoro, mostra che un forte aggiustamento c'è già stato, c'è stato magari al margine sui temporanei, sulle mancate assunzioni e su alcuni licenziamenti, perché ricordiamo che il divieto di licenziamento, valeva solo per i licenziamenti economici, non valeva per i licenziamenti disciplinari, non valeva per i licenziamenti collettivi. Quindi un aggiustamento c'è già stato. Non significa pensare che questo sarà semplice per il futuro, però credo che parlare di Tsunami, io non ho gli elementi, non vedo gli elementi, per parlare di Tsunami. Vedo gli elementi per premere sul Governo, perché chi perderà il posto di lavoro, perché ad alcuni succederà, succede sempre, 500 mila ogni anno, ecco queste persone siano protette e abbiano la possibilità di trovarne rapidamente uno nuovo".