Dopo due trimestri con il segno meno l'Italia è fuori dalla recessione. Il dato preliminare sul PIL del primo trimestre è pari a un più 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. A comunicarlo è l'Istat nella sua prima stima dell'anno. L'Istituto registra all'inizio del 2019 un moderato recupero che ha interrotto la debole discesa dell'attività registrata nei due trimestri precedenti. Resta il rischio per il nostro Paese di una crescita al lumicino nel 2019. Stando alle stime del Governo, che ha rivisto la crescita prevista originariamente all'1%, l'anno dovrebbe chiudersi con un modesto più 0,2%. Più ottimistiche quelle dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio che prevede un aumento dello 0,4% per il nostro PIL. Il dato positivo del trimestre si inserisce, insomma, in un contesto che resta difficile e che vale la pena ricordare riguarda tutta l'Europa, Germania compresa. Tra le cause viene indicata la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, le incertezze legate alla Brexit e la crisi del Venezuela. Sul nostro Paese grava, però, il peso del nostro debito pubblico. Se i tassi sui Titoli di Stato aumentassero il costo ricadrebbe su famiglie e imprese, frenando, quindi, anche la ripresa. L'Europa intanto cresce poco più di noi, dello 0,4% se si guarda alla zona euro e dello 0,5% se si comprende, invece, l'Unione europea.