Eolico, solare, idroelettrico. La strada per evitare gli effetti più gravi della crisi climatica si chiama transizione energetica, vuol dire cioè lasciarsi alle spalle le fonti fossili responsabili dei gas serra. È la transizione dedicata a K.EY Energy Transition Expo, la manifestazione di Italian Exhibition Group che vuole diventare un punto di riferimento per il settore in Italia, in Africa e nel bacino del Mediterraneo. Tra pannelli solari e tecnologie per l'efficienza energetica, la fiera di Rimini mette in mostra tutto il fermento imprenditoriale che ruota attorno alle energie pulite. "Il nostro paese che per anni è stato un po' il fanalino di coda rispetto alle rinnovabili è diventato un paese importante, un paese attrattivo anche per investitori internazionali, siamo il paese del Sole e del vento, quindi abbiamo un know-how che possiamo assolutamente esportare". L'apertura della fiera, ha ospitato anche gli Stati Generali delle fonti rinnovabili le associazioni del settore hanno presentato alla vice ministra per l'ambiente e la sicurezza energetica Vannia Gava, un documento per accelerare sullo sviluppo delle rinnovabili. Tra i punti l'urgenza di avere procedure autorizzative più snelle ed efficienti, insomma l'urgenza di accelerare. "In Italia c'è un fiorire di realtà imprenditoriali che preme, che sta realizzando impianti, che vuole accelerare la transizione. Il Governo... i Governi regionali e nazionali speriamo che colgano quest'opportunità e consentano questa corsa che è partita e che durerà fino a metà secolo quando dovremmo essere carbon-neutral, climate-neutral, cioè emissioni Nat Zero".