La corsa ai sussidi green divide ancora Stati Uniti in due. Il commissario europeo Dombrovskis dalla Svizzera accusa gli USA di finanziare le proprie imprese in modo discriminatorio attraverso il fondo per la transizione energetica made in USA, non per costruire catene del valore transaltlantiche ma per tagliarle. Da Paolo Gentiloni arriva invece la notizia che il Fondo Europeo, lanciato da Von der Leyen, dovrebbe arrivare entro la Primavera mentre sulla seconda gamba della risposta UE Gentiloni ha escluso un allentamento eccessivo sugli aiuti di Stato. "Alcune modifiche limitate su alcuni settori strategici sono giustificate ma attenzione a non incrinare il modello europeo, basato sulla competizione perché un semplice via libera agli aiuti di stato ha come conseguenza, molto semplicemente, quella di aumentare le differenze tra i diversi paesi europei." La proposta dovrà però passare dal Consiglio Europeo in cui daranno battaglia i falchi. Mark Rutte, il Primo Ministro olandese, si è già detto contrario proprio da Davos. Nella capitale della globalizzazione è stata la giornata anche di Christine Lagarde, governatrice della Banca Centrale Europea, chiamata a rispondere alle voci su un possibile rallentamento del rialzo dei tassi di interesse. I costi di mutui e prestiti saliranno ancora dunque in modo deciso e rivolta a chi non si fida delle promesse della BCE Lagarde ha invitato a rivedere le proprie posizioni. Sarà il tempo a dirci chi l'avrà vinta.