Il virus, da un lato, ha svelato le fragilità di un modello, di un sistema e dall'altra parte si apre la strada a cambiamenti molto profondi, sia per quello che riguarda il lavoro sia per quello che riguarda il modello di sviluppo. Molte risorse si stanno giustamente mettendo per sostenere il reddito e per non far chiudere nessuna impresa, ma è chiaro che noi non possiamo continuare a ragionare in termini di emergenza e, quindi, è un 1° di maggio sicuramente diverso, ma è anche un 1° maggio di speranza.