Il nostro Paese ha bisogno di più concorrenza per crescere: è questo il messaggio chiave della relazione annuale del Presidente dell'Autorità per la Concorrenza Roberto Rustichelli. E quest'anno potrebbe essere effettivamente la volta buona, visto che il Governo Draghi vuole approvare entro l'anno la legge sulla concorrenza; anche se resta da vedere quanto potrà essere incisiva di fronte alle pressioni delle lobby di settore. Non c'è il pericolo di non sapere dove mettere le mani. La relazione dell'Autorità Antitrust fornisce infatti una serie di suggerimenti concreti: per esempio sulla aggiudicazione delle concessioni per lo sfruttamento delle spiagge e del suolo pubblico per i cosiddetti ambulanti, che per via della mancata applicazione della direttiva Bolkestein, pagano canoni definiti del tutto irrisori in cambio degli affidamenti. Ma l'AGCM neanche per gli enti locali, che troppo spesso per la gestione di un servizio pubblico come i trasporti o gli acquedotti, si affidano a società interne piuttosto che organizzare gare aperte a tutte le aziende. Secondo la Corte dei Conti, infatti, le soluzioni in house si aggiudicano gli appalti nel 93% dei casi. Rustichelli si è poi anche concentrato sulla necessaria semplificazione del codice degli appalti: centrale anche per il PNRR. "Nel nostro Paese, il tempo medio di realizzazione delle opere pubbliche, il cui costo supera i 50 milioni di Euro, risulta pari a circa 14 anni. Il rischio, dunque, è che gli ingenti flussi di risorse previste dal PNRR, non riescano a tradursi tempestivamente in opere pubbliche". In un periodo di rincari delle bollette appare ancora più grave che esistono norme che complicano il passaggio degli utenti al mercato libero dell'energia come denuncia l'autorità. Il nostro Paese, come ha spiegato il Premier Draghi, dovrà rendere stabile la crescita economica che oggi gode del rimbalzo dopo lo scorso anno. Per farlo non potrà mancare il contributo della concorrenza.