Nero su bianco dopo mesi di attesa arriva l'aiuto a chi assume in pianta stabile personale e mantiene questo incremento nel tempo. La misura annunciata lo scorso autunno, diventa dunque operativa e promette di far risparmiare più tasse ad imprese e partite IVA. La condizione per l'agevolazione è che dopo un anno a libro paga ci sono più lavoratori con contratto indeterminato rispetto a quelli che c'erano in media l'anno precedente. Lo sgravio è del 120% ma sarà al 130 se riguarda categorie svantaggiate come disabili mamme con due figli donne che hanno subito violenze giovani con meno di 30 anni e chi percepiva il reddito di cittadinanza. Il bonus è tecnicamente una deduzione fiscale, cioè permette al titolare di una fabbrica o di un negozio di versare meno imposte IRPEF e Ires sul costo del lavoro con l'obiettivo di promuovere l'occupazione stabile peraltro in crescita negli ultimi mesi. Il beneficio vale solo nel 2024 ed il governo stima che interesserà 380mila aziende escluse quelle agricole ed in fase di liquidazione con un corso di 1,3 miliardi per le casse pubbliche. Come detto tutto ruota intorno al paletto dell'aumento dell'organico anche di una sola persona. L'imprenditore dunque non potrà avere l'aiuto seppur facendo nuove assunzioni, effettuerà licenziamenti o ci sarà un numero di pensionamenti tale che la Forza Lavoro in un'azienda risulterà inferiore o uguale al passato.