"in realtà i primi segnali di indebolimento abbiamo già iniziato a vederli. Non dimentichiamoci che l'America è entrata in recessione tecnica con l'ultimo dato sul PIL, perché abbiamo avuto due trimestri consecutivi di crescita negativa. Quello che sta mantenendo in questo momento forte l'economia americana è la solidità del mercato del lavoro e la ricchezza delle famiglie americane e soprattutto il fatto che di fronte alla crisi energetica globale l'America gode di un vantaggio competitivo enorme, cioè l'indipendenza energetica. Da quando dal 2011 loro hanno avuto la rivoluzione dello shale oil sono diventati indipendenti sotto il profilo energetico il che vuol dire... Conta tantissimo perchè in Europa quando aumentano i prezzi delle materie prime, essendo noi dipendenti energicamente da altri paesi, i soldi escono dall'Europa per andare in Russia, in Arabia Saudita, per andare in Libano, in Siria. Invece per quanto riguarda l'America quando aumenta il prezzo dell'energia i soldi si spostano dal New Jersey verso il Texas, il che vuol dire che magari c'è una parte dell'America che diventa più ricca di un'altra ma in media l'economia americana continua a crescere.".























