L'effetto dei dazi sulla crescita economica, il futuro del commercio mondiale e i nuovi equilibri della politica tra protezionismo e guerra in corso. Sono questi i temi al centro della prima edizione del Lugano Global Forum, un nuovo appuntamento internazionale dedicato alle principali sfide globali. Una due giorni che riunisce nella cittàdina Svizzera 150 rappresentanti del mondo dell'economia, della politica, della finanza e della tecnologia. Il tema conduttore, la certezza dell'incertezza, navigare nel nuovo disordine mondiale. In questo contesto l'Europa attraversa una profonda crisi esistenziale e cerca la sua via per restare competitiva e unita. "Oggi le scelte più evidenti sono politica estera e difesa, di fronte ai cambiamenti del mondo che si stanno verificando ci vuole una difesa comune. Finiamo con l'unanimità, noi abbiamo già rifatto l'Europa. L'unanimità, cioè il voto uguale di tutti, vuol dire impedire la decisione." Entrare nel merito, condividere ipotesi di lavoro e cercare soluzioni strategiche, questo è l'obiettivo del Forum di Lugano. "È una conversazione e non una conferenza, soprattutto per orientarci in questo nuovo disordine mondiale. Il messaggio chiave è che l'Europa rimane divisa e che non c'è una facile soluzione perché l'Europa rischia di essere schiacciata tra la Russia di Putin e l'America di Trump." .























