Lunedì nero per le borse di tutto il mondo: ecco perché

Sì, è un maremoto che ha scosso il mercato finanziario globale, ha proprio letteralmente risvegliato sulle spiagge gli investitori visto che molti erano già in vacanza. Partiamo dai numeri di questo lunedì nero. Wall Street, il Nasdaq, l'indice azionario dei titoli tecnologici che perde oltre 3 punti e mezzo percentuali durante la seduta, all'inizio perdeva addirittura il 6%, mentre il Dow Jones fa la sua peggiore performance degli ultimi due anni: -2,6%. L'S&P vicino al -3%. L'unico indice in verde qua che vedete appunto sul sito di CNBC è il VIX. Cos'è? L'indice del cosiddetto della paura della volatilità e non è una buona notizia. Vuol dire appunto che la seduta è stata decisamente movimentata. Beh, guardate un po'. Questo è quello dell'ultima seduta, l'indice è cresciuto di più di sempre in una seduta singola in una giornata singola e siamo su livelli simili o comunque leggermente inferiori rispetto al 2020, il covid, oppure il 2008. Quindi una giornata che è stata che sarà ricordata in negativo. Questa scivolata di mercati non ha risparmiato l'Europa, come vedete, cali tra l'1,5 e il 2% con la nostra Piazza Affari che ha registrato il dato peggiore del continente. Storia a sé è quella di Tokyo, lo dicevi appunto con il Nikkei, l'indice proprio azionario nipponico che perde addirittura, ha perso addirittura il 12,4%. Questa è una storia diversa perché è dovuta al fatto che la Bank of Japan ha alzato i tassi di interesse e questo ha rotto il meccanismo speculativo di chi prendeva in prestito soldi in Giappone dove costava poco e e li investiva altrove. Quali sono state le ragioni di questa slavina? Beh, la maggiore è sicuramente la preoccupazione per l'economia americana. Ma come, fino a pochi giorni fa era ritenuta resiliente e forte ma sono arrivati dei dati alla fine della scorsa settimana un po' peggiore rispetto alle aspettative, per esempio sulla disoccupazione che è cresciuta più delle attese ma comunque molto più bassa rispetto al passato. Questo è bastato per far partire una serie di vendite anche per spingere la Federal Reserve evidentemente a tagliare in modo consistente i tassi di interesse già settembre. Queste sono le probabilità che lo faccia per oltre 50 punti, per 50 punti base. Era solo il 5% un mese fa, ora quasi tutto il mercato è concorde. Quindi una pressione sulla Federal Reserve che taglia i tassi di interesse come finora non ha mai fatto. Ricordiamoci però sempre che l'anno rimane decisamente positivo per le borse nonostante questi cali soprattutto per gli USA. Guardate un po', 10 punti percentuali di ripresa, infatti, gli esperti consigliano di mantenere i nervi saldi. Staremo a vedere ci saranno ulteriori contagi oppure se vedremo un rimbalzo.