Giancarlo Giorgetti aveva annunciato sacrifici sollevando la preoccupazione anche della sua maggioranza in vista della stesura della legge di bilancio. Ora il Ministro dell'Economia è sicuro che sul clamore innescato dalle sue parole verrà messa la sordina. "Sarà una manovra equilibrata, metterà a tacere tutte le polemiche totalmente gonfiate e astruse che abbiamo visto in questi giorni che fanno parte del dibattito politico. Il piano strutturale di bilancio verrà spedito alla Commissione Europea il 15 ottobre e il 20 ottobre è previsto lo sbarco della manovra a Montecitorio. Giorgetti indica le direttive su cui si muoverà: "Le tasse le abbiamo abbassate, ci sarà il taglio del cuneo fiscale e precisa: "Faremo tagli significativi a ministeri e ci saranno dei ritocchi sulle entrate ma a chi se lo merita, quindi vedrete che le persone fisiche e le imprese non hanno niente da temere". Ma delle parole pronunciate sulle banche non si pente: "Rispetto alla storia dei sacrifici, io ho davanti un consesso di banchieri, non mi sembrava di aver detto una bestemmia in Chiesa, ha suscitato un dibattito incredibile. Il Viceministro dell'Economia Maurizio Leo annuncia che: "Per le ristrutturazioni edilizie penso che potremmo ritornare a una detrazione sul 50% per la prima casa". Intercettato ad un evento a Torino Antonio Tajani predica concordia, "L'accordo in Maggioranza lo troviamo sempre e la sintesi è sempre positiva soprattutto per gli italiani". L'alleanza Verdi- Sinistra punta il dito contro le divisioni del Governo: "Sulla manovra il Governo brancola nel buio del piano di contraddizioni e Giorgetti dice che bisogna fare i sacrifici, Giorgia Meloni dice che non bisogna fare i sacrifici, il punto è che si apprestano a tagliare la spesa pubblica ovvero Sanità, Trasporto e Scuola, mentre tutelano la grande ricchezza". Per il Movimento 5 Stelle la narrazione della Meloni è solo propaganda: "Le tasse aumenteranno Perché perchè il Governo ha sottoscritto il patto di stabilità con 13 miliardi di tagli".