"È stato un incontro dannoso. Perché non abbiamo avuto alcuna risposta sulle proposte e le richieste che abbiamo avanzato. E la manovra, quel poco che ci è stato illustrato è una manovra che porta a sbattere questo Paese". Duro il leader della Cgil Maurizio Landini, dopo il vertice a Palazzo Chigi con l'esecutivo che, sostiene, ha alzato un muro alle proposte del suo sindacato per sostenere i salari, mentre le misure volute dal governo, aggiunge, non portano alla crescita. Landini sottolinea che ci sono investimenti solo per la difesa, critica la nuova rottamazione delle cartelle e accusa il governo di non fare nulla per aumentare le tasse sulle grandi ricchezze. Del contributo da chiedere alle banche per finanziare una parte della manovra da 16 miliardi nel confronto con i sindacati non si è parlato. Insoddisfazione anche nelle parole di Bombardieri. "Non ci sono risposte rispetto a quelle che sono le nostre piattaforme e le richieste che di solito, da anni, noi abbiamo fatto su lavoro, fisco, pensioni, cito opzione donna per tutti e sanità". Tra le priorità condivise con Confindustria il segretario della Uil mette i salari. Bisognerebbe ridurre le imposte sugli aumenti decisi coi contratti collettivi, dice, e il costo dell'energia per imprese e cittadini che in Italia è tra i più alti d'Europa. Di altro tenore il giudizio della Cisl. "Siamo abbastanza soddisfatti perché rispetto ad alcune nostre richieste ci sono arrivate delle risposte". Daniela Fumarola sottolinea le risorse in più che si vogliono destinare alla sanità oltre 2 miliardi, gli aiuti alle famiglie e al sud e il taglio dell'Irpef al ceto medio con, aggiunge la segretaria, la possibilità che l'asticella si possa alzare. "Il Ministro ci ha detto che ci possono essere dei margini perché si superi la soglia dei 50 mila €". Ma anche la Cisl, come gli altri sindacati, fa sapere che sulle pensioni e in particolare sull'aumento di tre mesi dell'età per lasciare il lavoro dal 2027, nessuna novità è arrivata dall'incontro. .























