Manovra, da bonus bebe' agli asili: aiuti per chi ha figli

Il benvenuto dello Stato a chi verrà alla luce nel 2025 è un bonus di mille euro, un contributo alle famiglie che avranno un bebè o adotteranno un bambino. È questa una delle misure principali per le famiglie decise con la manovra per l'anno prossimo. Un incentivo che varrà anche nel 2026, in un paese dove la natalità continua a calare. 4.600 nascite in meno nei primi sette mesi nel 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, quando si è registrato un nuovo record negativo. Il contributo di mille euro è riservato alle famiglie con una certificazione ISEE, che tiene conto di stipendi e risparmi, entro i 40.000 euro, considerato che in questa fascia rientra la stragrande maggioranza di chi presenta questo attestato e tenuto conto del numero di nascite atteso, i 300 milioni stanziati per il 2025 dovrebbero soddisfare quasi tutte le richieste. I soldi saranno dati in un'unica soluzione un mese dopo l'arrivo del neonato, ma i sostegni a chi ha bimbi piccoli non finiscono qui. La legge di bilancio rafforza l'aiuto per la retta dell'asilo nido, si tratta di 3.600 euro in 11 mensilità per tutti coloro che hanno un ISEE sotto i 40.000 euro, senza la necessità che si abbia un altro figlio con meno di 10 anni, come era finora. Mentre per le altre famiglie resta 1.500 euro. Il tutto per un costo di circa 940 milioni nel 2025. Diventa più robusto anche il congedo parentale all'80% per chi ha figli fino a sei anni. Sarà infatti possibile averlo in questa misura per tre mesi, mentre per ulteriori periodi la retribuzione rimane al 30%. A tutto questo si aggiunge l'Assegno Unico che spetta anche a chi ha figli grandi e che non è una novità, ma sarà leggermente aumentato per adeguarlo al carovita. Questo contributo può diventare una stampella importante per le famiglie numerose in difficoltà economica. Chi ha un ISEE sotto i 15.000 euro e almeno tre bimbi, dei quali una appena nato, potrà contare su 6.000 euro in 15 mesi, visto che l'assegno maggiorato si può iniziare a prendere dal settimo mese di gravidanza, ai quali aggiungere il bonus bebè ed eventualmente il contributo per l'asilo nido.