Sono ritocchi per la manovra presentata dal Governo che il Parlamento deve approvare entro dicembre, perché i soldi sono pochi e se si vuole modificare una certa misura bisognerà trovare le risorse da qualche altra parte. Arduo quindi l'obiettivo della Lega è di estendere la platea della nuova rottamazione delle cartelle a chi ha subito accertamenti, visto che la sanatoria causerà una perdita all'erario di 800 milioni al 2036. A differenza del passato, infatti, attualmente è escluso dallo sconto chi è stato scoperto a evadere le tasse o nascondere redditi. Questione di denari anche l'allungamento delle agevolazioni fiscali per le imprese che acquistano macchinari, che già così costa un miliardo e mezzo nel 2027-2028. Complicato anche alleggerire l'aumento della tassa sui dividendi, come chiede Forza Italia, l'imposta sui profitti che le aziende incamerano grazie a piccole quote azionarie in altre società salirebbe dall'1,2 al 24% per un gettito di quasi un miliardo nel 2026. Maggiori chance di cambiamenti per l'aumento dell'imposta alla cedolare secca sugli affitti brevi sul primo immobile offerto tramite un portale internet. Porterebbe solo 140 milioni, per cui forse si potrebbe contenere l'incremento ora fissato al 26%. Fra le tantissime richieste dei partiti della maggioranza, anche quella di detassare i libri scolastici, maggiori fondi per assunzioni e le paghe delle forze dell'ordine. Strettissimi margini per mettere mano alle pensioni. Potrebbe essere prorogata opzione donna che altrimenti sparirebbe dall'anno prossimo, mentre non sembrano esserci molte possibilità di congelare l'aumento di tre mesi dal 2028 dei requisiti per lasciare il lavoro, dal quale è dispensato solo chi svolge mestieri gravosi e usuranti. Altro tema che agita la maggioranza è quello dei tagli alla spesa, oltre due miliardi in meno per i ministeri, con tra i più colpiti infrastrutture, economia e ambiente.























