La caccia alle risorse continua; la fetta più grossa della prossima manovra servirà per contrastare l'aumento delle bollette: 21 miliardi in deficit per alleggerire i rincari su famiglia e imprese, ma per far partire alcuni cavalli di battaglia del centrodestra servono altri soldi; nel ventaglio delle ipotesi ci sono i fondi europei non spesi e l'innalzamento della tassa sugli extraprofitti sulle società energetiche, ma non ci sono stime su quanto renderebbe. Anche la nuova sanatoria sulle cartelle cancellazione di quelle fino a 1000 Euro e sconto del 50% per quelle fino a 3000 potrebbe portare linfa, ma storicamente con queste operazioni si incassa meno del previsto. La legge di bilancio potrebbe dunque superare i 30 miliardi e nel menù delle misure ci sono: Flat Tax e pensioni; per la prima si pensi di elevare da 65000 a 85000 Euro di ricavi l'imposta al 15% per le partite IVA esclusi i dipendenti per i quali dovrebbe esserci la proroga del taglio del cuneo fiscale e la detassazione dei premi aziendali. Per evitare poi, che da gennaio servano 67 anni per lasciare il lavoro si va verso la possibilità di uscita con 41 anni di contributi e 61 o 62 di età la spesa prevista è di 700 milioni che sale a un miliardo con il rinnovo di Opzione donne e Ape sociale. La stretta al reddito di cittadinanza potrebbe portare denari alla previdenza, intanto si discute sulla revisione del super bonus edilizio che da gennaio scenderà dal 110 al 90%, ma ne potranno usufruire anche le villette. Si fa spazio l'idea di poter diluire in dieci anni anziché quattro lo sconto in fattura o di credito da cedere con l'obiettivo di bloccare le pratiche e alleggerire il peso sui conti pubblici.