Ci saranno fino a marzo gli sconti in scadenza a dicembre per raffreddare gli aumenti di luce e gas per le famiglie. Con la manovra infatti sarà rinnovato il taglio di una serie di voci che pesano sulle bollette non legate direttamente ai consumi, e verrà ampliato il contributo che finora ha permesso ai più bisognosi, e a chi ha gravi problemi di salute, di pagare molto meno la fattura energetica. Quest'ultimo è il bonus sociale che potrà andare a chi ha un Isee che tiene conto di reddito, casa e risparmi, fino a 15 mila euro. Non più quindi limitato a 12 mila. In questo modo si potrebbero aggiungere 500 mila famiglie ai 5 milioni che finora potevano chiedere l'aiuto. Ci sono poi una serie di interventi che riguardano chi ha figli, l'assegno unico aumenta del 50% per il primo anno di vita del bambino e si innalza della stessa entità ma per 3 anni per le famiglie numerose. Su pannolini, biberon e altri prodotti per l'infanzia, l'IVA scende dal 10 al 5%, così come per gli assorbenti femminili. Non viene azzerata come ipotizzato l'imposta sui consumi per pane, pasta e latte ma ci sarà una carta per la spesa per permettere a chi guadagna fino a 15 mila euro di comprare beni di prima necessità a prezzi calmierati, nei negozi che seguiranno l'invito del Governo di dare una mano contro il carovita. Diventa più consistente il congedo parentale per i figli fino a 6 anni. Si aggiunge un mese in più ai 6 attuali, e sarà retribuito al 80% dello stipendio anziché al 30. Prorogate per tutto il 2023 le agevolazioni a chi ha meno di 36 anni per comprare la prima casa con garanzia pubblica sul mutuo e l'esenzione di una serie di imposte. Le famiglie, infine, si ritroveranno la busta paga un po' più pesante grazie alla riduzione del cuneo fiscale, a tasse agevolate sui premi aziendali.