Nessuno stravolgimento, solo ritocchi. E nonostante le oltre 3 mila proposte di modifica presentate in Parlamento, la manovra non cambierà fisionomia. Le risorse sono limitate e il grosso è destinato a prorogare gli sconti sulle bollette di famiglie e imprese. I tempi poi, sono strettissimi. La legge di bilancio va approvata entro fine dicembre. Tra le questioni aperte ci sono le pensioni, Quota 103 non è in discussione, ma sul tavolo c'è la rivalutazione degli assegni, con il tentativo di alzare l'asticella per quelli che avranno un adeguamento pieno al carovita, ora previsto solo fino 1.600 euro netti al mese. Per le pensioni minime invece, l'ipotesi è di un aumento fino a 600 euro a fronte dei 575 messi nero su bianco. In pratica 50 euro in più di adesso. Potrebbe cambiare Opzione Donna, l'anticipo per chi ha 35 anni di contributi, l'età potrebbe essere fissata a 60 anni senza sconti anagrafici dunque, per i figli, come detto finora. Sul Superbonus edilizio potrebbe esserci una mini proroga fino a fine mese per presentare la richiesta del beneficio al 110%. E si cercano migliorie per la decontribuzione delle nuove assunzioni per chi ha meno di 36 anni, per aumentare l'agevolazione da 6 mila a 8 mila euro. Si tratta di misure che hanno bisogno di coperture economiche, così come quella di un mese in più di congedo retribuito per chi ha figli, che si vorrebbe estendere anche ai papà e non solo alle mamme. Difficile che si riesca ad alzare il taglio del cuneo fiscale per dare più soldi in busta paga ai dipendenti, mentre la maggioranza è compatta sullo stop alle sanzioni per chi rifiuta i pagamenti elettronici fino a 60 euro e sull'innalzamento al tetto al contante fino a 5 mila euro. Due interventi, quest'ultimi, criticati perché favorirebbero l'evasione fiscale e sui quali si attende una valutazione dell'Europa.