Sì, entriamo nel merito perché si aggiunge un nuovo capitolo nella querelle tra, soprattutto, l'Unione Europea e le normative comunitarie e l'Italia per il rispetto della concorrenza, lo stimolo della concorrenza per alcuni servizi balneari, di cui abbiamo parlato molto spesso e anche i commercianti ambulanti. Andiamo a leggere allora un passaggio della lettera di Sergio Mattarella alla premier Giorgia Meloni e i presidenti delle camere, perché secondo la Presenza della Repubblica è importante porre l'attenzione sull'assegnazione delle concessioni per il commercio su aree pubbliche, quindi pensiamo ai mercati temporanei sui parcheggi comunali e tutto ciò che ci assomiglia, perché viene introdotta nel DDL concorrenza, nelle leggi sulla concorrenza, firmata l'ennesima proroga automatica che appare incompatibile con i principi più volte ribaditi dall'Unione Europea, ma anche dai tribunali italiani, ed è questo il passaggio principale. Allora andiamo a vedere cosa prevede questa legge che entra in vigore, nonostante, appunto, la lettera della Presidenza della Repubblica, per le nuove concessioni prevede sì la gara pubblica selettiva, come prevede la normativa europea per un valore di dieci anni, ma secondo il Quirinale e anche secondo l'antitrust i criteri di queste gare sarebbero restrittivi della concorrenza, per esempio andrebbero a valorizzare i piccoli, le piccole attività, le piccole attività economiche e questo sarebbe un criterio che potrebbe scoraggiare degli investimenti. Andiamo a vedere invece cosa accade alle concessioni già scadute, scadute almeno dal 2020, queste possono anche essere considerate rinnovate automaticamente allo stesso proprietario precedente se non ci sarà una nuova gara comunale entro sei mesi. Attenzione questi sei mesi saranno utili anche per pubblicare le linee guida da parte dei ministeri, per fare queste gare, quindi il tempo è decisamente poco. ... rinnovate automaticamente per 12 anni, un periodo molto molto lungo. Quelle invece in scadenza da qua al 2025 sono rinnovate automaticamente per almeno un paio di anni e quindi anche su questo il rilievo della Presidenza della Repubblica si è fatto sentire. Tutta questa vicenda assomiglia molto a quella dei balneari, di cui discutiamo sempre dal 2006, dalla Direttiva Bolkestein, su cui invece in questo caso l'ultimo capitolo era quello posto dalla Commissione Europea, parere motivato, uno degli step che sono utili alla procedura di infrazione di novembre 2023 in cui si riteneva che l'Italia non avesse fatto abbastanza, perché lì le concessioni sono rinnovate fino alla fine di quest'anno, mentre secondo il Consiglio di Stato e secondo l'Unione Europea dovevano essere già scadute e dovevano essere rimesse a gara da, appunto, gennaio di quest'anno.