Elon Musk che, ricordiamo, è uno degli uomini più ricchi del mondo, è multimiliardario, ne ha combinata un'altra delle sue e ha pubblicato nei giorni scorsi, ne stiamo parlando in questi giorni, un sondaggio aperto a tutti su Twitter, a cui hanno partecipato milioni di utenti, per capire se, per ragioni fiscali americane, se lui dovesse vendere il 10% delle sue azioni di Tesla. Ha vinto il "sì", come vediamo, col 57,9%. Sicuramente una scelta inusitata quella di far decidere a Twitter. Ma di quanti soldi stiamo parlando? Stiamo parlando di una marea di soldi perché sono 21 miliardi di dollari quelli che girano, che sono in ballo, con questo sondaggio. È il 10% delle azioni di Elon Musk, in tasca a Elon Musk, e il 2% dell'intero pacchetto azionario di Tesla. Quindi potete immaginare quanto vale Tesla, questa casa automobilistica sul mercato. Quale è stata la reazione di Wall Street a questa scelta? Beh, non ha reagito benissimo. Qua vediamo gli ultimi tre mesi di Tesla, che non ha fatto che crescere negli ultimi tre mesi ma anche negli ultimi due anni, vediamo che però, qua a destra appunto, c'è un calo della giornata di ieri -5%. Perché? Beh, perché se noi sappiamo che c'è una grande vendita in vista cerchiamo di vendere prima per evitare di perderci perché il prezzo è destinato a calare. Anche perché un amministratore delegato che vende azioni della propria azienda non fa una gran figura. Ma Elon Musk, lo sappiamo, nella sua genialità ci ha già abituati anche in passato a tweet di questo tipo. Qua, per esempio, è del primo Maggio 2020 in cui lui stesso, fondatore e amministratore delegato di Tesla, sosteneva che le azioni e il valore delle azioni di Tesla è troppo alto. E ancora qua andiamo al 2018. Prospettava l'ipotesi di vendere tutte le azioni di Tesla, sostanzialmente ritirarle dal mercato, pagare tutti gli investitori e tenersela per sé. Ovviamente anche qua un annuncio che aveva discutere e in questo caso, in quel caso nel 2018, la Sec che è la Consob americana, l'autorità che regola i mercati finanziari in America, gli aveva imposto una multa, gli aveva imposto di twittare sull'azienda solo dopo l'okay degli avvocati dell'azienda, evidentemente un controllo che non ha molto funzionato ultimamente, e anche di ritirargli il titolo di amministratore delegato. Infatti Elon Musk sul sito di Tesla non si definisce amministratore delegato ma technoking dell'azienda. Quindi ha risposto un po' a modo suo. Attenzione però perché qua girano, abbiamo visto, tantissimi soldi. C'è chi rischia di farsi male e quindi bisogna regolare per bene queste scelte comunicative.