Le aperture, dopo Parigi, arrivano anche dall'Estremo Oriente. La mega fusione a tre Fca, Renault, Nissan, inizia a incassare “sì” e a incastrare i pezzi, specie sul complesso puzzle asiatico. I giapponesi che hanno cospicue partecipazioni azionarie incrociate con i francesi, non sembrano essere stati coinvolti nella fase iniziale della trattativa. Anche per questo il Presidente di Renault Jean-Dominque Senard è volato a Yokohama, per spiegare agli storici partner nipponici quanto convenga aderire al nuovo polo. “Una partnership più stretta può solo migliorare l'alleanza” ha dettato Senard all'agenzia Bloomberg, del resto Nissan dovrà probabilmente fare buon viso in qualsiasi caso. La nuova FIAT Renault avrebbe comunque un consistente pacchetto di Nissan e allora tanto vale, per i giapponesi, trattare le migliori condizioni possibili per entrare nell'agglomerato, che senza di loro sarebbe il terzo polo al mondo, con loro il primo. Con cautela e aplomb tipicamente nipponici, il numero uno di Nissan ha lasciato la porta aperta. “La proposta di Fca non la consideriamo una cosa negativa”.