Il nostro Paese è riconosciuto per essere appunto uno stato, un mercato del lavoro in cui ci sono i contratti collettivi nazionali, cioè, in cui la stessa figura deve guadagnare lo stesso salario, lo stesso dipendente da Nord a Sud ma questo non vuol dire che in Italia i redditi siano uguali anzi sono molto molto diversi. Allora andiamo a vederlo nel nostro infinity studio e spieghiamo perché. Qua si vede per esempio il reddito netto di una famiglia, una famiglia al Nord Est, Nord Ovest, nel Centro Italia si vede siamo attorno ai 36 mila euro all'anno e poi però si scende al Sud e alle isole, in cui invece si arriva a 27 mila euro all'anno per una famiglia. Quindi molto meno. Perché questo? Evidentemente, per esempio, se uno è un lavoratore autonomo, un idraulico, un avvocato beh il suo servizio lo venderà a prezzi diversi che sia a Milano o a Catanzaro e quindi questo spiega una parte della storia ma non c'è solo questo perché? Perché anche se andiamo a vedere i soli lavoratori dipendenti che quindi dovrebbero avere quei contratti collettivi nazionali, beh se vediamo la cartina anche a colpo d'occhio si nota insomma che il salario medio dei dipendenti sarò più basso nel Sud Italia e nelle Isole piuttosto che al Nord Italia. Si vede insomma che le regioni del Sud sono più chiare rispetto a quelle del Nord perché? Qua, per esempio, c'è il fatto che al Nord Italia c'è una minore disoccupazione quindi i lavoratori possono accettare i lavori con maggiori salari e quindi c'è una differenza di questo tipo ma ci sono anche delle altre spiegazioni. Allora andiamo a vederle. Prima di tutto il fatto che al Sud Italia ci sono meno lavori così detti qualificati cioè lavori che possono accettare per esempio dei laureati che quindi garantiscono anche degli stipendi maggiori e quindi poi quando si fa la media anche se esistono i contratti collettivi nazionali al Nord e al Centro Italia ci saranno dei salari maggiori e in effetti al Centro Nord Italia ci sono il 36% dei lavori sono cosiddetti qualificati e quindi manager d'impresa per esempio, mentre nel Sud Italia sono solo il 25% e questo cambia e notevolmente il reddito medio e poi insomma questo si nota anche quando si va a vedere come si spostano gli italiani da Nord a Sud, anzi da Sud a Nord, purtroppo, perché se andiamo a vedere questo grafico si nota che in un più di un decennio quasi 200 mila laureati sono immigrati proprio dal Sud Italia verso il Nord con addirittura un'accelerazione preoccupante negli ultimi anni. Ma ci sono ancora delle altre spiegazioni che andiamo a vedere perché insomma se noi andiamo a vedere in effetti è la differenza che c'è tra il Sud e il Nord di un salario, beh, la Banca d'Italia dice che più o meno sono il 28%. Ma se da qua escludiamo per esempio il lavoro in nero che purtroppo capiamo contraddistingue in particolar modo il Sud Italia, beh insomma la differenza scende al 17%. Ma se andiamo ancora escludere e andiamo a vedere a parità d'impiego, quindi teoricamente dovrebbe essere lo stesso stipendio, c'è ancora la differenza del 9% anche se più ridotta. Perché? Perché ci sono quei cosiddetti contratti di secondo livello, accordi aziendali che alcune aziende possono stipulare con i propri dipendenti che evidentemente sono concentrati nel Nord Italia tra medie e grandi aziende italiane e insomma evidentemente chi propone una differenza maggiore di salario tra Nord e Sud spinge perché questa sia una soluzione ancora più diffusa.