Perché Usa hanno salvato i correntisti delle banche fallite

13 mar 2023
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L'America ha reagito. Gli Stati Uniti hanno reagito con la Federal Reserve, la Banca Centrale americana, il governo americano e l'assicurazione sui depositi che hanno salvato, hanno deciso di salvare tutti i correntisti, anche quelli che hanno più di 250 mila dollari sui conti delle due banche che per adesso sono state bloccate. Andiamo a vedere un po' perché. Prima di tutto perché questo si preannuncia uno dei più grandi fallimenti della storia americana in termini di fallimenti bancari. Qua vedete appunto in confronto la Silicon Valley Bank, 209 miliardi di dollari, a cui andrebbe aggiunto la Signature Bank, si aggiungerà a breve. Siamo vicini ai livelli del 2008. Qua non c'è Lehman Brothers tenete conto, perché quella era una banca di investimenti, ma per quanto riguarda le banche retail, che fanno anche i prestiti e hanno dei conti correnti con aziende e famiglie, insomma siamo vicini purtroppo a quegli anni, anche se queste banche sono regionali, sono più piccole, però il tema è che non bisogna immaginare dei correntisti come possiamo essere noi, possono essere quelle delle banche fallite italiane negli anni scorsi, erano soprattutto aziende, startup. Vedete, la maggior parte aveva depositi sopra i 250 mila dollari, quindi inizialmente non erano salvati. Startup poi strategiche per gli Stati Uniti perché investivano e investono nelle rinnovabili, nella biotecnologia, c'erano delle società di criptovalute. Quindi, insomma, farle fallire sarebbe stato evidentemente molto dannoso per l'economia. C'è da dire però che è un fulmine a ciel sereno, lo è stato la settimana scorsa, questo è un articolo di Forbes, rilanciato dalla stessa Silicon Valley Bank, che riportava appunto come fosse considerata una delle migliori banche per gli Stati Uniti. E questo quindi ha comportato una corsa agli sportelli davvero notevole: 42 miliardi di dollari ritirati dai clienti nella giornata di venerdì, il 25% sulle notizie negative della stabilità della banca. E quindi gli Stati Uniti e l'amministrazione ha reagito a questo, a cercare di non far contagiare tutto il resto del sistema bancario, anche quelli decisamente più solidi, tenete conto che queste due banche rappresentano il 3%, il 2% più o meno di tutto il sistema bancario americano, ma insomma si rischiava un effetto contagio. Perché tutto questo? Questi sono i colpevoli: il rialzo dei tassi d'interesse per combattere l'inflazione. Bisogna dire che queste banche avevano fatto degli investimenti che non si sono rivelati proficui perché avevano degli incassi sostanzialmente in calo, per via del rialzo dei tassi d'interesse, ma invece entrate stabili che ci sono deprezzate con il rialzo dei tassi di interesse.

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