Un'altra isola nel mirino dei piromani perché quasi certamente è dolosa la natura dell'incendio che ha colpito Lipari. Una notte di paura per residenti e turisti nella più grande delle Eolie. Vigili del Fuoco, Forestale e Protezione Civile hanno lavorato per diverse ore per spegnere le fiamme che minacciavano le case a Santa Margherita. È caccia ai piromani anche a Pantelleria dove 60 ettari di vegetazione sono stati bruciati mercoledì intorno alle ville a strapiombo sul mare. Qui sono al lavoro adesso le squadre dell'Unità Speciale Antincendio dei Carabinieri per raccogliere elementi utili alle indagini coordinate dalla Procura di Marsala. Paura anche a Mondello: tante le chiamate dei residenti sulla costa di Capo Gallo allarmati perché le fiamme stavano velocemente bruciando la vegetazione vicino alle loro case. L'incendio per fortuna è stato domato prima che si propagasse lungo la montagna che si trova nel cuore della Riserva Naturale di Capo Gallo, una delle zone più belle lungo la costa palermitana. Una notte di lavoro per i Vigili del Fuoco impegnati anche per spegnere l'ultimo focolaio a Bellolampo dove un vasto incendio, giovedì, aveva colpito l'impianto di smaltimento dei rifiuti più grande della città. Da due giorni gli abitanti dei quartieri vicini alla discarica sono costretti a tenere chiuse le finestre. Una settimana tra le peggiori che la Sicilia ricordi con la cifra record di 130 roghi divampati in 48 ore e più di 350 ettari di bosco e macchia mediterranea distrutti, con un impiego senza precedenti di mezzi aerei e squadre di terra. "Quasi tutta la flotta aerea nazionale, 14 canadair utilizzati in Sicilia, più i 10 elicotteri, più un 150 squadre della Forestale, 80 squadre dei Vigili del Fuoco, altre 100 squadre di volontariato".























