"Abbiamo dovuto chiudere, dopodiché, chiaramente, non c'è stata più la possibilità, nel budget gestionale, di poterla riaprire". Prima il Covid, poi il prezzo alle stelle del gas; per Cosimo D'Ambrosio, che dal 1985 gestiva questa piscina a Roma, non c'è stata alternativa a chiudere. É stata una scelta che non avrebbe mai voluto prendere: "Chiudere vuol dire morire dentro qualcosa che tu hai creato centimetro per centimetro qua dentro". Qui, si sono allenati atleti che hanno fatto la storia del nuoto italiano come Massimiliano Rosolino e Filippo Magnini. "Spendevamo sugli 8mila Euro al mese, oggi questa piscina potrebbe costare, secondo me, circa 24mila Euro al mese, solo di gas". Il triplo. Stesso discorso per la corrente elettrica passata da 4mila a 12mila Euro al mese. "Stiamo parlando di cifre che sono insostenibili". É l'intero settore delle piscine che rischia di essere messo in ginocchio in Italia circa 3mila strutture che danno da lavorare a oltre 200mila persone, offrendo un servizio a 5 milioni di utenti. Gli impianti natatori hanno bisogno di corrente elettrica e di enormi quantità di gas per scaldare l'acqua e gli ambienti. "La maggior parte degli impianti, cito, sicuramente quelli pubblici, ma anche quelli privati, potrebbe vedere la chiusura già a partire dal mese di ottobre, con una conseguenza evidente su tutte le occupazioni". Strozzati dalle bollette, che per alcuni, a fine anno, sfioreranno il milione di Euro. "Il problema, noi l'abbiamo visto da ottobre 2021". Se i privati possono aumentare le tariffe d'ingresso, per chi gestisce un impianto pubblico è diverso. "L'impianto pubblico, invece, ha da una sorta di convenzione sottoscritta, praticamente le mani legate. Nel senso che le tariffe non possono essere aumentate se non viene deciso da parte della pubblica amministrazione". D'ambrosio, a Roma, gestisce anche un impianto pubblico. "Noi, praticamente, abbiamo le stesse tariffe dal 2019. Non sono aumentate di un centesimo". Il Comune di Roma, proprio il giorno dell'intervista, ha ritoccato i prezzi. Un aumento del 2%. "Si metta immediatamente mano ad un provvedimento che calmieri in maniera strutturale, definitiva i costi energetici". Di fronte alle bollette impossibili da pagare, D'Ambrosio ha chiesto la rateizzazione. "E ora ci troviamo sulle bollette gli interessi su rateizzazione che non sono pochi".























