"Il prezzo del gas continua a fare davvero paura. Nonostante un piccolo calo rimaniamo davvero su livelli molto molto alti. Lo possiamo vedere nel primo cartello che ci mostra come questa linea ha continuato a salire, siamo apppunto vicini a 300 euro a megawattora. Poco sotto a questi livelli secondo gli industriali, per esempio secondo le acciaierie, non ha più senso riaprire dopo la pausa estiva, quindi significherebbe fabbriche chiuse e operai a casa. Un grafico abbastanza simile è questo che invece vi faccio vedere, perché questo è quello che è il prezzo dell'elettricità, è il Prezzo Unico Nazionale che poi finisce direttamente nelle nostre bollette. Vedete che ha un andamento molto molto simile, ha raggiunto appunto i 637,76 euro, quando fino a due anni fa non arrivava nemmeno a 50 euro quindi dei livelli davvero molto molto più alti. Ma i problemi non si fermano all'oggi, perché anche andando a vedere quali sono i prezzi futuri perché il mercato ci dice anche a quanto viene venduta per i prossimi mesi l'elettricità, vediamo che i prezzi rimarranno alti. Questi sono i dati di dicembre 2022. L'Italia è sopra i 700 euro, la Spagna molto sotto ma perchè la c'è un tetto al prezzo del gas che però in Italia è molto complicato fare, la Francia a livelli astronomici perché la hanno problemi con il nucleare che faticano a fare la manutenzione e anche a raffreddare vista la carenza di acqua. E appunto la corsa per riempire i serbatoi sta andando avanti, l'Italia ha raggiunto l'80% di riempimento delle riserve che è il livello minimo richiesto dall'Unione Europea. Quindi questa è sicuramente una buona notizia, la Germania ci supera un po' però il problema è che non basteranno. Secondo tutti gli esperti anche con riserva piene, anche al 100%, senza flussi di gas dalla Russia soprattutto la Germania le vedrà azzerarsi prima della fine dell'inverno, quindi il rischio di razionamenti è reale anzi si fa sempre più concreto Quindi cosa si può fare? Il Governo sta studiando alcune misure per ridurre i consumi che per adesso non si sono ridotti, quindi attenzione che dobbiamo ridurli anche secondo le regole europee. Cosa si può fare? Secondo l'Enea che è un'agenzia pubblica, si possono risparmiare quasi 3 miliardi di metri cubi di gas che è più o meno quello che ci servirebbe riducendo di 1 grado i termostati durante l'inverno, accendendo il riscaldamento un'ora dopo rispetto al previsto e accorciare di 15 giorni il riscaldamento dei condomini. Il problema è che queste misure non si possono controllare, non si può entrare nelle case delle persone a verificare il termostato e quindi sarà molto difficile sulle famiglie andare a implementare queste misure. Invece saranno probabilmente più le aziende e le imprese a dover fare i sacrifici più grandi.".























