Ci siamo, il piano europeo per la riduzione dei consumi di gas è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il regolamento prevede una cura dimagrante di consumi di metano, con l'obiettivo di tagliarli del 15% tra agosto e marzo rispetto alla media degli anni scorsi, nel caso in cui il Consiglio Europeo decreti l'allarme rosso energetico. Si potrebbe risparmiare circa un decimo dell'intero consumo di gas in Europa, che sarebbe così conservato nelle riserve e direzionato ai paesi europei più in difficoltà. Non tutti gli stati però sarebbero uguali di fronte all'allarme rosso. Il regolamento europeo infatti prevede numerose deroghe, a partire dalle tre repubbliche baltiche, ancora connessa alla rete elettrica russa, come anche le isole Malta, Irlanda e Cipro, non collegate alla rete del gas europea. Anche a Spagna e Portogallo toccherebbero tagli in meno dolorosi, visto la scarsa interconnessione energetica con il resto del continente. E l'Italia? Il ministro Roberto Cingolani ha parlato di un taglio che dovrà raggiungere il 7%, dato il buon avanzamento delle riserve di gas italiane. In effetti gli stoccaggi risultano in condizioni migliori di quelle tedeschi e della media europea, anche se restano sotto i livelli spagnoli e francesi. Ma secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia anche riserve piene al 90% potrebbero non bastare all'Europa. Ecco perché è fondamentale la riduzione dei consumi. La Spagna si è mossa con più decisione, imponendo a negozi e uffici pubblici di non abbassare le temperatura oltre i 27 gradi d'estate e non superare i 19 in inverno. In Francia invece un piano per la sobrietà energetica dovrebbe arrivare a settembre, mentre in Germania il governo per ora ha solo emanato delle raccomandazioni, con città e industrie che però hanno già iniziato volontariamente a risparmiare in vista di quello che sembra essere destinato a essere un lungo e difficile inverno per l'Europa.
