La Russia aumenterà le forniture all'Europa ed è pronta a stabilizzare il mercato. Sono bastate queste parole del Presidente Vladimir Putin per calmare, almeno temporaneamente, il mercato del gas naturale. L'Unione Europea sta vivendo un momento di grande difficoltà per l'approvvigionamento di questo idrocarburo essenziale per il riscaldamento delle case e per la produzione di energia elettrica. Ne abbiamo avuto prova anche nelle bollette. Il rimbalzo economico globale sta facendo infatti terminare le scorte di quasi tutte le materie prime, anche quelle energetiche, e al contempo le riserve di gas nei depositi europei sono ai minimi storici. I prezzi perciò sono alle stelle e battono da settimane record su record. Rispetto a un anno fa il costo del gas naturale importato in Europa è cresciuto del 500%. Per questo dal Continente sono aumentate le pressioni sulla Russia, partner essenziale per l'UE che acquista più del 40% del suo gas da Mosca. Putin ha gioco facile quindi a rassicurare l'Europa sull'affidabilità dell'export russo affermando che, se sarà richiesto, la Compagnia di Stato Gazprom potrà aumentare le forniture. Parole che hanno spinto la caduta del costo del gas, secondo Bloomberg, del 8% in poche ore. Ma l'aiuto russo non arriverebbe senza un prezzo: secondo diversi esperti la Russia si aspetta, in cambio dell'extra fornitura, la piena operatività del Nord Stream 2, il nuovo gasdotto russo che raggiunge la Germania senza passare per l'Ucraina. Il timore europeo è che alle porte ci sia un inverno più freddo del solito. Se così fosse il gas potrebbe non bastare e il prezzo rimarrebbe elevato. Dopo la sbornia digitale dell'anno scorso il 2021 ci ha fatto riscoprire la necessità delle materie prime per la nostra vita quotidiana, anche per non patire il freddo durante l'inverno.