Il ministro Colao vuole costruire questo polo strategico nazionale, quindi come dire la governance, per sintetizzare anche per chi è a casa, rimarrebbe italiana, la gestione invece andrebbe a una società tecnologica per forza americana o cinese, ma direi la seconda la lasciamo stare dalle intenzioni del Governo per lo meno, perché noi non saremmo in grado. Quindi la domanda che le faccio è: tecnologia Usa sì? Ma è possibile tenere i dati in Italia, pur utilizzando la tecnologia americana? Perché questo è un po' la sfida, no? Io direi assolutamente di sì, ormai il tema della presenza dei dati sul territorio nazionale, dal mio punto di vista, è un tema forse più non so come dire, il motivo che è reale, perché in realtà la protezione dei dati è molto più complessa da fare e non è solo la presenza, diciamo, in un sito con un certo indirizzo o un altro che può garantire. Detto ciò, però, il tema in Italia credo che, almeno dal mio modesto punto di vista e dal punto di vista della legislazione siamo uno dei paesi più avanzati in Europa, penso al perimetro di sicurezza nazionale cibernetico che è diventato legge lo scorso novembre e poi appunto all'Agenzia per la Cybersecurity. Sono due passi molto importanti che il Governo italiano, l'Italia in generale sta facendo in questa direzione.