Con i 25 miliardi di euro del Recovery Fund, in arrivo entro la prima settimana di agosto, il nostro Paese deve farsi trovare pronto perché la roadmap concordata con l'Europa è densa e delicata. Nelle tabelle italiane inviate a Bruxelles a maggio, non ufficiali ma confermate da fonti del Ministero dell'Economia, si delinea quanto e come verrà speso dei fondi europei. I soldi arriveranno, infatti, come rimborso di spese che il nostro Paese dovrà anticipare, non a caso tra le voci compaiono anche importi relativi all'anno scorso. Per il 2021 la voce di spesa principale sarà il programma Transizione 4.0, che punta a stimolare investimenti privati in macchinari industriali e formazione, e che sarà pagata per più di un miliardo e sette dai sussidi europei, segue la voce per sostenere le aziende sui mercati esteri e quella per mettere in sicurezza il territorio dal punto di vista idrogeologico, su cui già per l'anno scorso saranno rimborsati 450 milioni. C'è poi spazio per le ristrutturazioni degli edifici scolastici e per la costruzione di nuovi asili nido e servizi per l'infanzia, per cui si punta alla fine del 2025 ad avere 264 mila posti in più. Ci sono anche i soldi per l'assunzione di nuovo personale nei tribunali, già deciso dal Governo e per alcune tratte ferroviarie: 341 milioni per la Brescia-Padova, 80 per la Napoli-Bari, 25 per la Palermo-Catania. E avanzano pure 56 milioni per l'app IO, la principale chiave d'accesso al Green Pass. In totale quasi 14 miliardi, a cui se ne aggiungeranno 10 per il prossimo anno, quando la spesa dovrà raddoppiare, sempre che riusciremo a rispettare scadenze e impegni. Entro la fine dell'anno la maggioranza dovrà tenere fede a 52 impegni che richiedano l'entrata in vigore di centinaia di leggi, decreti legislativi e decreti ministeriali, per porre le basi dei progetti da finanziare e delle riforme.