Sono 209 i miliardi che l'Italia riceverà con il recovery Fund, suddivisi tra prestiti, 127 miliardi, e sussidi a fondo perduto, 82 miliardi circa. Ma quando arriveranno questi soldi e da quando e per cosa si potranno spendere? I primi fondi dovrebbero arrivare nelle casse dello Stato già nel 2021, un prefinanziamento pari al 10% dell'intero programma. Si tratta di un anticipo delle risorse che per l'Italia sarà di 20,9 miliardi di euro immediatamente disponibili, sono soldi che potranno essere utilizzati anche per coprire spese già sostenute da febbraio 2020 purché nelle regole del fondo, solo per fare degli esempi potrebbero rientrare tra queste le spese sanitarie per l'emergenza coronavirus, l'ecobonus, gli interventi fatti sulle scuole, gli incentivi auto. Le regole di Bruxelles prevedono che il 70% dei sussidi a fondo perduto debba essere impiegata entro il 2022, la reale cifra che sarà disponibile per l'Italia si aggirerà attorno ai 28,5 miliardi al netto di quanto il nostro Paese dovrà versare alle casse europee per finanziare questi sussidi, ma questi soldi non arriveranno automaticamente, per ottenerli, l'Italia come ogni altro Paese, dovrà presentare entro metà ottobre il recovery plan, un piano di ripresa in cui si specificheranno riforme e investimenti previsti per i prossimi 3 anni, sarà in base a quel piano che si definiranno esattamente le somme destinate all'Italia e quando saranno erogate, non si pensi però che questi fondi risolvano il problema della prossima manovra economica. Lo sforzo che il Governo dovrà fare tra riforma fiscale e spese obbligate, sarà di circa 15 miliardi di euro da ricercare con una nuova e non semplice spending review.